Una bambina pelosa. Un padre disposto a renderla un fenomeno da baraccone. E una televisione capace di misurare un solo valore: quello dell’audience. Non siamo nell’Ottocento, quando i circhi itineranti esibivano esseri umani deformi o gravemente menomati. Siamo nella civilissima Italia del XXI secolo e quella che pensavamo fosse una realtà da terzo mondo, superata, ci riguarda ancora.
L’associazione Avvocato del Cittadino in quanto rappresentante delle categorie sociali più deboli, non può sottrarsi al dovere di sottolineare l’inopportunità dello spettacolo mandato in onda sabato 24 aprile su canale 5 allo Show dei Record in totale noncuranza di quelli che sono i sentimenti e soprattutto i diritti dei minori. Nello specifico, è andata in onda la premiazione ad una bambina di nove anni, colpita da una grave forma di irsutismo, per il discutibile record “bambina più pelosa”, alla presenza del padre.
I bambini, in quanto soggetti più deboli dovrebbero essere destinatari di una tutela più forte e non strumenti di speculazione da parte dei genitori e cosa ancora più grave, di una rete nazionale. Rimaniamo perplessi di fronte a indignazioni e polemiche per fatti e immagini meno lesivi e dal totale silenzio e indifferenza che ha circondato questo episodio.
E’ triste constatare che, ancora una volta, la malattia o si nasconde, come fosse una vergogna, o si spettacolarizza, per fare audience sacrificando anche bambini menomati sull’altare dello show che deve andare avanti.