Mercoledì, 04 Dicembre 2024

STOP BARRIERE ARCHITETTONICHE

ADESIONI CHIUSE

 

UN PROGETTO DI CIVILTA' : La libertà di movimento è un diritto COSTITUZIONALMENTE GARANTITO A TUTTI I CITTADINI.

stop barriere architettoniche

Se le barriere architettoniche (ossia gli elementi che impediscono o limitano o rendano difficoltosa la fruizione di spazi, edifici, strutture) rappresentano un limite alla tua libertà di movimento è possibile, non solo richiedere la rimozione dell' ostacolo, ma anche un risarcimento del danno subito.

 

Infatti, la legge 67/2006 stabilisce che SUSSISTE DISCRIMINAZIONE quando una persona disabile è trattata meno favorevolmente o non analogamente a quella non disabile e quando situazioni apparentemente neutre pongono la persona disabile in una CONDIZIONE DI SVANTAGGIO rispetto agli altri.
 
L'autore della discriminazione è tenuto non solo a rimuovere "l'ostacolo" ma anche a risarcire il danno patrimoniale e non patrimoniale alla persona a cui è stato negato o limitato il diritto - COSTITUZIONALMENTE GARANTITO - di libertà di movimento.
Il progetto STOP BARRIERE ARCHITETTONICHE ha un doppio scopo:
  1. quello di informare, a livello nazionale, le persone disabili vittime di discriminazione della possibilità di richiedere sia la rimozione della discriminazione che il risarcimento del danno patito;
  2. quello di studiare azioni collettive.

La prima azione collettiva è già partita ed è control'inaccessibilità del trasporto pubblico a Roma. Sono in fase di studio altre azioni collettive, in particolare, sta per partire un'azione pilota per tutelare le persone con disabilità a cui VIENE NEGATA L'ASSISTENZA DOMICILIARE o non viene fornita in maniera adeguata.

 

Ecco alcune delle nostre denunce
 
cliccacinecitta sosta selvaggia

Roma, Turismo inaccessibile: la Capitale "eternamente" inadeguata ai disabili

Cinecittà: tra barriere architettoniche e sosta selvaggia è dura la vita per le persone disabili
Auto parcheggiate sulle strisce pedonali e sugli scivoli dei marciapiedi. Le barriere architettoniche al Tuscolano, già rendono difficile la vita delle persone con disabilità. Il fenomeno della sosta selvaggia, peggiora ulteriormente il quadro.

italia accessibile barriere architettonicheclicca

Assistenza domiciliare inadeguata

Vietati non solo mezzi pubblici e strade, ma anche l’assistenza domiciliare

Ad ostacolare la libertà e l’indipendenza dei disabili, non ci sono solo le barriere architettoniche, ma anche casi di negazione dell’assistenza domiciliare, un servizio riservato alle persone non autosufficienti per far fronte alle piccole grandi incombenze quotidiane.

 

L’associazione AVVOCATO DEL CITTADINO, con la preziosa collaborazione del gruppo musicale “Ladri di Carrozzelle”, lancia l’azione collettiva  CONTRO  l’inaccessibilità di alcune stazioni metro e fermate autobus (considerando anche l’omesso adeguamento dei marciapiedi in prossimità delle fermate degli autobus) che per la richiesta del risarcimento del danno non patrimoniale subito dalle persone disabili 

 

Con la nostra battaglia collettiva chiederemo LA RIMOZIONE DELLA BARRIERE ARCHITETTONICHE ATTUALMENTE PRESENTI e  IL RISARCIMENTO DEL DANNO DI Euro 2000 per ciascun cittadino disabile partecipante all’azione.

 

IMPORTANTE: L’AZIONE COLLETTIVA PARTIRA’ SOLO ED UNICAMENTE SE SARA’ RAGGIUNTO IL NUMERO DI 300 PARTECIPANTI: PUOI INVIARCI LA TUA PREADESIONE FINO AL 30 SETTEMBRE 2015

 

Per partecipare all’azione dovrai iscriverti per 2 anni all’associazione e versare la quota di 40,00 euro.

 

SEGUI ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI PER PARTECIPARE 

 

Per partecipare devi:

  1. Essere in possesso della documentazione che certifichi la disabilità motoria;
  2. Fornire prova delle difficoltà che quotidianamente affronti per usufruire del servizio di trasporto pubblico: devi segnalarci almeno una barriera in cui ti sei imbattuto ATTUALMENTE PRESENTE in una delle stazioni metro o fermata autobus o marciapiede adiacente la fermata autobus  nel territorio di Roma e fornirci un’autocertificazione scritta in cui, DETTAGLIATAMENTE, descrivi:

 

-  la stazione (o fermata) che presenta il problema; - il tipo di barriera presente e  il posto specifico in cui si trova 
- le difficoltà che hai incontrato quanto ti sei trovato di fronte all’ostacolo: il giorno e l’ora in cui è avvenuto il fatto, cosa è successo nello specifico, se erano presenti dei testimoni, se hai scattato delle foto, se hai chiamato i vigili.

 

E’ importante eventualmente produrre anche materiale fotografico. Se possiedi tali documenti, compila il modulo qui sotto con i tuoi dati (senza dimenticare di inserire la tua email e di allegare ): in questo modo darai la tua preadesione all’azione che partirà solo ed unicamente se sarà raggiunto il numero minimo di 300 ISCRITTI. Dovrai versare la quota di 40 euro dopo 30 settembre, dopo che ti verrà ufficialmente comunicato che le preadesioni sono almeno 300.

COMPILA IL FORMAT ED INVIACI LA TUA PREADESIONE

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A questo punto, se le pre-adesioni saranno più di 300, il 30 settembre 2015, ti invieremo tramite email la modulistica da sottoscrivere e da inviarci o portaci presso la nostra sede in Roma ….e inizieremo insieme questa battaglia sociale!

 

COME AGIREMO:

 

 

Fase stragiudiziale

I legali predisporranno una diffida al risarcimento collettiva a nome di tutti coloro che parteciperanno all’azione

 
 
Fase giudiziale (1 grado di giudizio): se alla diffida collettiva redatta dai legali incaricati dall’associazione non seguirà un riscontro positivo, verrà proposta, davanti al Tribunale Civile di Roma un’azione COLLETTIVA per richiedere la rimozione delle barriere architettoniche segnalate e il risarcimento del danno subito per la violazione dell’art. 2 della legge 67 del 2006.
 

Si specifica che l’associazione offre ai partecipanti all’azione una TUTELA COLLETTIVA e NON SINGOLA e che dunque partecipando verrà dato mandato solo ed esclusivamente per l’azione collettiva.

Le quote associative copriranno le spese legali per il giudizio di primo grado.

Se hai dubbi o domande scrivici ad  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure chiamaci allo 06.45433408. 

Combatti con noi questa battaglia e inviaci subito la tua preadesione!

 

La legge 67/2006: un’importante norma che va conosciuta. Innanzitutto, la legge definisce “DISCRIMINAZIONE” la presenza di ostacoli che impediscano alla persona disabile di non godere delle stesse libertà e delle stesse opportunità di tutti gli altri cittadini. Questo vuol dire che una persona in carrozzina che, a causa di buche (sui marciapiedi, tipico esempio!), di mancanza di montascale o ascensori, di pedane o di qualunque ausilio utile a permettere la libertà di movimento, non può circolare liberamente subisce una discriminazione. La vittima di tale discriminazione può non solo richiedere la rimozione dell’ostacolo ma anche un risarcimento per il danno subito. 

 

Per questo, ora fai molta attenzione: 

 

IN QUALUNQUE CITTA’ ITALIANA TU VIVA
Se la tua libertà di movimento viene ostacolata o limitata dalla presenza di barriere architettoniche, siano esse poste in strutture pubbliche o private, in spazi pubblici o privati (scuole, teatri, giardini pubblici, poste, banche, condominio in cui vivi, bar, piscina, ecc) puoi agire giudizialmente per lo stesso presupposto di diritto che fonda la nostra azione collettiva per l’inacessibilità del trasporto pubblico a Roma PER CHIEDERE LA RIMIZIONE DELLA BARRIERA E IL RISARCIMENTO DEL DANNO PATITO
 
 
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