Giovedì, 05 Dicembre 2024

Come si può dimostrare legalmente il tradimento del coniuge?

Pubblicato in Pillole informative - progetto sociale

 

Come si può dimostrare legalmente il tradimento del coniuge?


Secondo la Cassazione civile n. 5080/1982, la prova dell'adulterio può essere dimostrata attraverso prove dirette, concrete e mediante presunzioni che siano gravi, precise e concordanti.

 

Nei giudizi sono ammissibili le seguenti prove documentali: conversazioni WhatsApp o messaggi, email, foto e registrazioni (se legalmente acquisite) che possano supportare le affermazioni delle parti in causa. È importante sottolineare che, oltre a queste, sono inoltre ammesse prove testimoniali e relazioni di investigatori privati autorizzati, i quali possono fornire informazioni dettagliate e contestualizzate. Le prove devono essere lecite e rispettose della privacy degli individui coinvolti e non sono ammissibili prove ottenute con mezzi illeciti. È inoltre fondamentale che le prove siano specifiche e dettagliate: non bastano semplici sospetti o allegazioni generiche. In particolare, come stabilito dalla Cassazione civile n. 15557/2008, la relazione extraconiugale è addebitabile quando presenta aspetti esteriori che generano plausibili sospetti di infedeltà, comportando offesa alla dignità e all'onore dell'altro coniuge, e dunque è necessario fornire evidenze circostanziate per poter giustificare tali affermazioni nel contesto legale. In tal modo, la protezione della famiglia e il rispetto dei diritti individuali sono tutelati in sede giudiziaria.

 

In giudizio è necessario dimostrare il nesso causale tra l'infedeltà e l'intollerabilità della convivenza, un compito che richiede un'analisi approfondita delle dinamiche relazionali e delle circostanze che hanno portato alla rottura del matrimonio. Ciò che va dimostrato è che il tradimento è causa e non conseguenza della crisi coniugale. Ad esempio, il coniuge accusato di adulterio potrebbe infatti dimostrare che il tradimento è avvenuto quando il matrimonio era già in crisi irreparabile, sostenendo che le difficoltà relazionali non sono state generate dall'infedeltà ma sono precedenti e indipendenti da essa. Inoltre, vi è un'assenza di nesso causale tra l'infedeltà e la crisi coniugale se si riesce a provare che la rottura era inevitabile e che le problematiche relazionali richiedevano una maggiore attenzione e intervento ben prima dell'accaduto, suggerendo così che il tradimento è un sintomo di una crisi più profonda e non la sua origine.

 

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Avv Emanuela Astolfi