5.000,00 euro di bolletta è il motivo che ha spinto Laura a rivolgersi ad Avvocato del Cittadino Associazione Astolfi: la consumatrice è rimasta disorientata dall’esorbitante richiesta di pagamento che le è pervenuta dal gestore del servizio idrico.
I consumi richiesti in pagamento, nel suo caso, erano riconducibili ad una perdita idrica occulta che insisteva al di sotto del pavimento della sua abitazione.
LA BUONA NOTIZIA è che l'importo richiesto a Laura non era dovuto. Infatti, attraverso una perizia, la nostra socia ha dato prova dell'esistenza di una perdita nel sottosuolo. E' infatti importante sapere che sono considerate occulte le perdite di acqua dovute a rotture d’impianti idrici privati, siano essi interrati o incassati, comunque non rilevabili dall’esterno in modo diretto o evidente.
LE SENTENZE sono dalla parte dei consumatori: infatti, il Tribunale di Oristano il 12 Gennaio 2019, ha stabilito che nel caso di perdita occulta l’utente non è tenuto a pagare la somma dovuta; l’obbligazione riguarderà i consumi presunti, cioè quelli effettuati dall’utente se non ci fosse stata la perdita. La stessa sentenza specifica che l’utente dovrà impegnarsi a dimostrare che la perdita occulta d’acqua non è dovuta ad un suo atteggiamento approssimativo e negligente ma ad un evento fuori dalla sua sfera di controllo. Al contrario, il gestore deve impegnarsi a provare la mancanza di manutenzione e controllo da parte dell’utente.
Anche la Cassazione da ragione ai consumatori, affermando con una sentenza dell’11 marzo 2011 n. 5915, che la bolletta non prova il servizio di erogazione e la quantità utilizzata dall’utente.
Laura, grazie ad un reclamo ed alla successiva conciliazione gestita da uno dei legali di Avvocato del Cittadino Associazione Astolfi ha ottenuto giustizia. Se anche tu hai bisogno dell’aiuto dell’associazione, puoi fissare un appuntamento su Roma e Milano chiamando allo 06.45433408 (o scrivendo su whatsapp) oppure puoi ottenere una prima consulenza online (quota associativa 20 euro) e la gestione della successiva conciliazione, da tutta Italia, sempre online, scrivendo a
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