Mi trovo spesso ad assistere persone per la richiesta di amministrazione di sostegno; peraltro, la nostra associazione, proprio per essere più vicina alle esigenze di tutti i cittadini, ha messo in campo diverse attività, anche a distanza, per coloro si trovano nelle situazioni familiari più complesse e delicate, offrendo un aiuto concreto e personalizzato. La nostra missione è quella di garantire che ogni cittadino possa accedere a risorse utili e a un accompagnamento che possa davvero fare la differenza nei momenti critici della vita.
L'amministrazione di sostegno presuppone una rendicontazione annuale, un processo fondamentale per garantire la trasparenza e la correttezza nella gestione dei beni e degli interessi del beneficiario. Vi lascio una breve guida su come adempiere a questo incombente, la quale include passi dettagliati. Qualora lo vogliate, potete farvi assistere da un avvocato di fiducia anche per questo incombente.
Ecco una guida completa su come fare il rendiconto nell'amministrazione di sostegno:
1. OBBLIGO E PERIODICITÀ
L'amministratore di sostegno ha l'obbligo di presentare un rendiconto annuale al giudice tutelare, come previsto dall'art. 380 c.c. (applicabile in virtù del rinvio dell'art. 411 c.c.), come confermato dalla Cassazione civile ord. n. 5490/2022.
2. CONTENUTI DEL RENDICONTO
Secondo la Cassazione n. 4203/1998 e la Cassazione n. 7213/1990, il rendiconto deve contenere:
- Prova delle somme incassate
- Entità e causale degli esborsi
- Elementi di fatto sulle modalità di esecuzione dell'incarico
- Documentazione delle entrate e uscite
- Giustificativi delle spese
- Dettaglio degli atti compiuti
3. CARATTERISTICHE DELLA RENDICONTAZIONE
Come stabilito dalla Cassazione Sezioni Unite n. 1606/2020:
- Non è necessaria un'approvazione giudiziale del rendiconto annuale
- Non è richiesta un'analisi dettagliata di ogni singola voce di spesa
- Non è obbligatoria per legge l'allegazione dei documenti giustificativi
- È sufficiente una rendicontazione che permetta di verificare la coerenza delle spese con i limiti autorizzati
4. PROCEDURA DI PRESENTAZIONE
- Il rendiconto va presentato al giudice tutelare
- Deve essere motivato e documentato
- Può essere presentato su istanza del beneficiario, dell'amministratore stesso, del pubblico ministero o di altri soggetti interessati
5. CONTROLLO GIUDIZIALE
Il giudice tutelare deve:
- Verificare la coerenza delle spese con i limiti autorizzati
- Controllare che non vi sia un ingiustificato depauperamento del patrimonio
- Vigilare sulla corretta gestione patrimoniale
- Adottare eventuali provvedimenti necessari per la tutela del beneficiario
6. CONSEGUENZE IN CASO DI IRREGOLARITÀ
Come evidenziato dalla Cassazione penale n. 29617/2016, la mancata o irregolare rendicontazione può comportare:
- Contestazioni da parte del beneficiario o dei suoi familiari
- Possibile revoca dell'incarico
- Potenziale responsabilità civile e/o penale dell'amministratore
- Nei casi più gravi, configurazione del reato di peculato
7. SUGGERIMENTI PRATICI
- Tenere una contabilità ordinata e regolare
- Conservare tutti i documenti giustificativi
- Separare il patrimonio dell'amministrato dal proprio
- Rispettare scrupolosamente i limiti di spesa autorizzati
- Documentare ogni operazione effettuata
- Preparare il rendiconto con regolarità e precisione
Avv Emanuela Astolfi