Sabato, 23 Novembre 2024

Mastoplastica: che tipo di protesi scegliere?

Spesso si sottovalutano i rischi, si sceglie nella fretta di cambiare subito e senza le opportune valutazioni il proprio corpo e non si prendono in considerazione le giuste precauzioni. Da una settimana ha inaugurato il nostro sportello dedicato alla chirurgia estetica, dove un chirurgo si mette a disposizione dei nostri soci per visite e consulenze per chi vuole sottoporsi a trattamenti o interventi estetici.

 

In molti siete venuti, anche se è necessario fissare un appuntamento, dal momento che le visite che richiedono particolari strumentazioni non vengono eseguite presso la nostra sede, vi invitiamo dunque a prenotarvi allo 06.45433408 (tel/watshapp)

 

Oggi parliamo dell’intervento più richiesto della settimana: la mastoplastica. Quale tipo di protesi scegliere?

 

In genere è il chirurgo che effettuerà l’intervento a suggerire il tipo di protesi che maggiormente è adatto alla paziente e che le donerà il risultato più armonico rispetto alla sua fisicità. Le protesi da evitare sono quelle che possono generare il rippling, ossia quell’increspatura, quella ruga che si forma quando la protesi non è adatta alla paziente su cui sono impiantate. Questo “difetto” può essere causato da protesi con una coesività appunto non adatta alla paziente ed ai suoi tessuti.

 

In commercio ci sono molte tipologie di protesi: quelle di siero fisiologico, riassorbibili e sicure ma che in genere hannsportello chirurgia esteticao risultati meno maturali di quelle in gel. Le più comuni sono senza dubbio le protesi in silicone, facili da rimuovere anche in caso di rotture.

 

Come riporato sul sito del Ministero della Salute “Le Protesi Mammarie, comunemente impiantate per ragioni estetiche o ricostruttive, sono dei dispositivi medici ed in quanto tali regolamentate dal D.L 24 febbraio 1997, n. 46, attuazione della Direttiva Europea 93/42/EEC. In quanto dispositivi invasivi, perché destinate a penetrare nel corpo ed a lungo termine, vengono inquadrate come dispositivi medici di classe III. Esse appartengono, pertanto, alla classe di rischio più alta per la quale è previsto che l'Organismo Notificato, prima di rilasciare la certificazione CE, e quindi prima della immissione sul mercato, valuti con particolare attenzione la progettazione, qualità e produzione. Il certificato CE di ogni dispositivo medico ha una validità limitata nel tempo. In prossimità della data di scadenza, e prima di procedere al rinnovo dello stesso certificato, è compito dell’Organismo Notificato procedere ad una nuova verifica e valutazione del dispositivo”.

E’ dunque indispensabile farsi rilasciare dal proprio medico la certificazione relativa al tipo di protesi impiantate