La pandemia non ha fermato la possibilità - per le coppie che vivono una crisi coniugale – di separarsi o divorziare. Continuano infatti le udienze per i procedimenti giudiziali e, per quanto riguarda la separazione ed il divorzio breve, di cui abbiamo già parlato in altri post, procedimenti in cui le coppie non debbono recarsi in Tribunale ma solo gli avvocati, tutto procede regolarmente grazie ai depositi telematici.

Ci tengo a fornire tale informazione, perché quando le convivenze coniugali giungono al capolinea, soprattutto in presenza di figli minori, è importante prendere tempestivamente scelte che possano salvaguardare la serenità della prole. In molti ci hanno scritto e contattato per saperne di più circa la  “chiusura dei tribunali”: ebbene, la giustizia italiana, per quanto concerne il diritto di famiglia, non si è mai fermata. E non è di certo impedito ai coniugi che vogliono separarsi di procedere in tal senso.

Inoltre, per le coppie che hanno già interrotto la convivenza e  che non possono o non vogliono incontrarsi (ad esempio per problemi legati allo smart working o perché si trovano in due comuni diversi) è anche possibile procedere consensualmente alla separazione o divorzio a distanza, attraverso gli incontri telematici: dunque non vi è alcun ostacolo.

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