In tema di affidamento dei figli, il principio fondamentale è l'Affidamento Condiviso: il punto di partenza è l'art. 337-ter del Codice Civile, che sancisce il diritto del minore a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, il che è essenziale per il suo sviluppo emotivo e psicologico. La Cassazione civile n. 3652/2020 ha chiarito che non è necessaria una ripartizione simmetrica dei tempi, ma piuttosto una regolamentazione che tenga conto delle concrete esigenze del minore, indicando l'importanza di considerare non solo gli orari di presenza, ma anche le attività e i luoghi che possono contribuire a una crescita sana e serena.
Tutele Lavorative Specifiche - La normativa prevede specifiche tutele per i genitori lavoratori, poiché riconosce le difficoltà che possono sorgere nella conciliazione tra vita professionale e responsabilità familiari. Secondo l'art. 53 del D.Lgs. 151/2001, i genitori di figli sotto i tre anni possono essere esentati dal lavoro notturno, una misura che cerca di garantire un riposo adeguato per i genitori e un ambiente favorevole per i bambini. La Cassazione Lavoro n. 22384/2023 ha confermato questo diritto all'esonero dal lavoro notturno, rafforzando quindi le posizioni dei genitori che possono necessitare di un sostegno diretto in questi frangenti. Il genitore unico affidatario di un figlio sotto i dodici anni ha diritto a non svolgere lavoro notturno, una agevolazione che riconosce le responsabilità maggiori a cui è sottoposto.
Flessibilità nella Gestione - La normativa e la giurisprudenza prevedono diversi strumenti di flessibilità, fondamentali per far fronte a imprevisti e variazioni nelle dinamiche familiari:
- L'art. 32 del D.Lgs. 151/2001 consente la fruizione del congedo parentale su base oraria o giornaliera, dimensione che permette ai genitori di ottimizzare il loro tempo in base alle necessità del momento.
- Come evidenziato nella sentenza del Tribunale di Napoli n. 119/2007, i tribunali possono stabilire calendari flessibili che tengano conto della variabilità dei turni lavorativi, con l'obiettivo di creare un ambiente di supporto per i familiari in cui si cerca di evitare conflitti e aumentare la qualità della vita per il minore.
Modifiche dell'Affidamento: l'art. 337-quinquies del Codice Civile prevede la possibilità di richiedere in qualsiasi momento la revisione delle disposizioni sull'affidamento, permettendo così di adattare le modalità alle eventuali variazioni dei turni di lavoro e alle esigenze emergenti, in un’ottica di continua attenzione al bene del minore.
Garanzie Lavorative - L'art. 56 del D.Lgs. 151/2001 garantisce ai genitori il diritto di:
- Conservare il posto di lavoro in modo da non subire un danno economico a causa delle scelte fatte per il benessere della famiglia;
- Rientrare nella stessa unità produttiva, creando un legame di continuità che può essere rassicurante per i genitori e i figli;
- Mantenere le precedenti mansioni o equivalenti, affinché non ci siano ripercussioni sul piano professionale dovute all'assunzione delle responsabilità famigliari.
Come ribadito dalla Cassazione civile n. 17221/2021, qualsiasi regolamentazione deve essere orientata a garantire il benessere del minore, bilanciando il diritto alla bigenitorialità con le concrete possibilità organizzative dei genitori, in un'ottica di protezione e serenità per il bambino, evitando conflitti inutili.
Soluzioni Pratiche - I tribunali tendono ad adottare soluzioni pratiche come:
- Comunicazione preventiva dei giorni di visita in base ai turni, essenziale per una programmazione efficace;
- Calendari alternati per festività e vacanze, affinché entrambi i genitori possano godere di momenti significativi con i figli;
- Flessibilità negli accordi tra genitori per modifiche degli orari, che permette di rispondere a esigenze diverse e favorisce una cooperazione continua;
- Possibilità di recupero delle visite perse per motivi lavorativi, aspetto fondamentale per garantire un legame affettivo costante.
La disciplina dell'affidamento in relazione ai turni di lavoro si basa quindi su un sistema flessibile che cerca di bilanciare le esigenze lavorative dei genitori con il superiore interesse del minore, fornendo strumenti normativi e tutele specifiche per garantire la continuità del rapporto genitoriale. Questo approccio mira a creare un ambiente in cui i genitori possano mantenere un equilibrio tra le loro responsabilità professionali e la cura dei figli, consentendo loro di partecipare attivamente alla vita dei piccoli anche in situazioni di lavoro particolarmente impegnative. Inoltre, si promuove la cooperazione tra i genitori e le istituzioni, al fine di garantire che le decisioni quotidiane siano sempre orientate verso il benessere del minore, nella convinzione che un'infanzia serena e stabile favorisca una crescita sana dei figli
Per una consulenza legale con il nostro ente è possibile prenotarsi al numero unico nazionale 06.45433408
Avv Emanuela Astolfi
Responsabile sportello famiglia