Sabato, 23 Novembre 2024

Indennità di trasferta, come si calcola

Pubblicato in Sentenze

Innanzitutto, va detto che la sentenza  n. 27093/2017 della Corte di Cassazione, S. U., ha finalmente affrontato definitivamente la distinzione tra trasferta e trasfertismo.

 


Parliamo infatti di trasferta quando il lavoratore  svolge la prestazione in un luogo temporaneamente diverso rispetto a quello ordinario. In tale caso l’individuazione della base imponibile a fini fiscali e contributivi è prevista dall’art. 51, comma 5, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (che prevede alcune soglie entro le quali le indennità di trasferta sono esenti, costituendo base imponibile i soli valori che superano tali soglie).

 


Parliamo invece di trasfertismo quando l’abituale attività fuori sede è connessa strutturalmente al tipo di prestazione lavorativa. In tali casi il lavoratore è privo di una sede fissa di lavoro, essendo obbligato a costanti spostamenti entro un’area contrattualmente definita. In questo caso, l’art. 51, comma 6, del TUIR detta una disciplina differente, alla cui stregua le indennità di trasferta costituiscono base di calcolo delle obbligazioni contributive e fiscali nei limiti del 50%.

 

Ciò chiarito, l’indennità di trasferta, ossia l’importo riconosciuto in busta paga al dipendente che svolge l’attività in un luogo diverso dalla sua sede abituale, gode di particolari agevolazioni, sia per i contributi che per le tasse. Tale indennità è prevista nei contratti collettivi nazionali. Con Avvocato del Cittadino Associazione Astolfi è possibile richiedere i conteggi di lavoro che contemplino anche l’indennità di trasferta o online, cliccando qui, oppure direttamente presso la sede dell’ente in Roma, via Marco Valerio Corvo n. 91.

 

Il CCNL Metalmeccanica – Industria, ad esempio, prevede un’indennità pari a:
. 42,85 euro al giorno per la trasferta intera; 
- 11,73 euro al giorno a titolo di quota per il pasto meridiano o serale;
- 19,39 euro al giorno per il pernottamento. 
In alternativa all’indennità di trasferta il datore può rimborsare le spese effettivamente sostenute.

 

Se il datore di lavoro non riconosce in busta paga tale voce, è necessario attivarsi per denunciare l’illegittima condotta e richiedere stragiudizialmente e, eventualmente giudizialmente, quanto dovuto. Per un appuntamento con i legali di Avvocato del Cittadino Associazione Astolfi occorre prenotare un appuntamento allo 06.45433408 (tel/watshapp).

 

Lo sportello lavoro riceve tutti i giovedì ed i venerdì pomeriggio. Puoi inoltre richiedere una consulenza online CLICCANDO QUI