QUOTIDIANO DI ROMA E DEL LAZIO - 9 marzo 2015 - L’associazione Avvocato del Cittadino e la band “Ladri di carrozzelle” hanno lanciato un’azione collettiva per rimuovere le barriere architettoniche a Roma e risarcire i disabili che hanno subito disagi a causa delle stesse. L’iniziativa si rivolge direttamente all’Atac e al Campidoglio, visto che questi disagi sono vissuti soprattutto nel momento in cui si devono utilizzare i mezzi pubblici. Il rimborso richiesto è di 2 mila euro per ogni disabile danneggiato.
Secondo i promotori dell’azione, le barriere rappresentano una vera e propria discriminazione e la loro rimozione dovrebbe essere prioritaria. Il progetto si chiama “Stop barriere architettoniche” e vuole porre l’accento sugli ostacoli che si incontrano con il trasporto pubblico: le barriere da rimuovere sono quelle delle stazioni metro, delle fermate degli autobus e dei marciapiedi. Come ha spiegato Emanuela Astolfi, presidente di Avvocato del Cittadino, “La libertà di movimento è un diritto costituzionalmente garantito e, se viene negato o limitato, ci troviamo davanti a una discriminazione. Infatti, chi non rispetta la normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche compie una discriminazione ai sensi dell’art.2 della legge 67 del 2006. Questa importante legge permette alle persone disabili di agire in giudizio non solo per la rimozione dell’ostacolo ma anche per la richiesta di risarcimento del danno”.