Giovedì, 21 Novembre 2024

Avvocato del Cittadino e Ladri di Carrozzelle

Pubblicato in Rassegna Stampa Lunedì, 09 Marzo 2015 10:12
QUOTIDIANO DEL LAZIO - 9 marzo 2015 - "Rimozione barriere architettoniche e risarcimenti"

Avvocato del Cittadino lancia azione collettiva per inaccessibilità del trasporto pubblico a Roma: “chiederemo il risarcimento di 2000 euro per ciascuna persona disabile che ha subito danni” Ostacolano l’indipendenza. Offendono la dignità. Ma, soprattutto, sono una discriminazione. Stiamo parlando delle barriere architettoniche, ossia di quegli ostacoli che limitano o negano la libertà di movimento ai cittadini con disabilità motoria. L’associazione Avvocato del Cittadino, con la collaborazione di una band unica nel panorama musicale italiano, composta in gran parte da artisti disabili, i Ladri di Carrozzelle, lancia il progetto STOP BARRIERE ARCHITETTONICHE. Si tratta di una battaglia di civiltà che punta a raccogliere e denunciare storie di disagio ma, soprattutto, ad offrire informazioni utili a COMBATTERE OGNI TIPOLOGIA DI BARRIERA ARCHITETTONICA Considerato il calvario che le persone disabili vivono per spostarsi con i mezzi pubblici nella Capitale, l’associazione ha studiato un’azione collettiva contro Atac e Comune di Roma per richiedere sia la rimozione delle barriere attualmente presenti presso alcune stazioni metro, fermate autobus e marciapiedi adiacenti le fermate autobus (considerando anche i malfunzionamenti quotidiani dei montascale e l’assenza di pedane) che il risarcimento del danno di Euro 2000,00 per ciascun partecipante all’azione.

Sul sito www.avvocatodelcittadino.com sono pubblicate le istruzioni per partecipare all’azione collettiva. “Sono 25 anni che giriamo l'Italia ed è deprimente che le barriere architettoniche siano ancora un tema attuale” spiega Paolo Falessi, fondatore dei Ladri di Carrozzelle. “La libertà di movimento è un diritto costituzionalmente garantito – dice Emanuela Astolfi, presidente dell’associazione - e, se viene negato o limitato, ci troviamo davanti ad una discriminazione. Infatti, chi (e si intende persona fisica, ente privato o pubblico) non rispetta la normativa sull'abbattimento delle barriere architettoniche compie una discriminazione ai sensi dell'art.2 della legge 67 del 2006. Questa importante legge permette alle persone disabili di agire in giudizio non solo per la rimozione dell’ostacolo ma anche per la richiesta di risarcimento del danno”.