ROMA TODAY - Auto parcheggiate sulle strisce pedonali e sugli scivoli dei marciapiedi. Le barriere architettoniche al Tuscolano, già rendono difficile la vita delle persone con disabilità. Il fenomeno della sosta selvaggia, peggiora ulteriormente il quadro
Barriere fisiche ma anche culturali, rendono complicata la vita a moltissime persone con disabilità. Avviene in tutta Roma, di trovare automobili parcheggiate sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, oppure a ridosso degli scivoli. Anche laddove il problema delle barriere architettoniche è stato affrontato, ci sono delle serie difficoltà di carattere culturale da dirimere.
LA CAMPAGNA - Il fenomeno è stato affrontato anche dall'Associazione Avvocato del Cittadino che ha fatto sapere d'esser prossima a lanciare la campagna “ Stop barriere architettoniche”. L'iniziativa prevede “uno spazio di tutela ad ampio raggio”. In altre parole saranno “diffuse alcune delle storie di disagio che quotidianamente compromettono la libertà di movimento dei disabili” e saranno inoltre predisposte, “azioni di risarcimento collettive”.
LA SOSTA SELVAGGIA - Il problema è complesso ed estremamente diffuso. Come ha fatto notare il Presidente dell'Associazione Emanuela Astolfi “Il disagio, forse il più grave in assoluto, è rappresentato dalle automobili parcheggiate in doppia fila, sulle strisce pedonali, sui marciapiedi, sullo spartitraffico o addirittura alla fine degli scivoli per i disabili”.
I DIRITTI VIOLATI - Il fenomeno sembra particolarmente avvertito nel quadrante Tuscolano. “Le vie ricomprese tra i quartieri Cinecittà e Lamaro – scrive Astolfi - per l’alta densità di popolazione, sono ostaggio dei parcheggi selvaggi e, purtroppo, non è raro vedere persone in carrozzina che, una volta attraversata la strada, non riescono più a risalire sui marciapiedi. O che trovano più agevole addirittura transitare sulla carreggiata”. Barriere culturali che, spesso, si sostanziano in una scarsa attenzione anche da parte delle istituzioni, come recentemente un cittadino ci ha segnalato. Vale la pena allora ricordare le parole di Paolo Falessi, fondatore della band “Ladri di Carrozzelle”. “Troppo spesso, nel nostro paese, si confonde il diritto con il favore. E questo - ha poi aggiunto - è un fatto gravissimo”.