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Multe via di Portonaccio, giudice di pace accoglie due ricorsi e condanna il Comune

Pubblicato in Rassegna Stampa Venerdì, 20 Ottobre 2017 21:07

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Accolte le istanze di un 41enne con 8 multe e di una signora con 2, entrambi assistiti da Avvocato del Cittadino

 

Arrivano gli esiti dei primi ricorsi sulle multe di via di Portonaccio e per il Comune di Roma non ci sono buone notizie. Il Giudice di Pace, dopo l'udienza del 18 ottobre, ha infatti accolto due ricorsi presentati dall'associazione Avvocato del Cittadino. Multe cancellate quindi e Comune condannato a pagare le spese legali: 194 euro a ricorso. A vincere un signore di 41 anni con otto multe e una signora di 55 con due multe sul groppone.

Si tratta delle prime udienze presso il giudice di pace. Una valanga di ricorsi per le centinaia di migliaia di multe arrivate per colpa della preferenziale più famosa di Roma. Soddisfazione viene espressa dall'associazione: "Abbiamo saputo oggi della vittoria – dice l'avvocato Emanuela Astolfi, presidente di Avvocato del Cittadino – I professionisti che, con enorme impegno, per la nostra associazione stanno seguendo l’azione collettiva relativa alle multe di Portonaccio hanno lavorato da mesi nel caos, ricevendo anche 50 persone al giorno ed è una grande soddisfazione per noi questo primo risultato".

Il ricorso, completo di dettagliata documentazione fotografica, della mozione presentata da Fabrizio Ghera (capogruppo Fdi) e votata anche dalla maggioranza grillina, del prima e dopo il rifacimento della segnaletica stradale, nonchè dei vari pareri giurisprudenziali in materia, è identico a centinaia di altri presentati dalla stessa associazione.

Una soddisfazione che non fa venire meno la prudenza della presidente Astolfi: "Vedremo col tempo se sarà confermato l’orientamento espresso con questa prima sentenza, questo è senza dubbio un buon risultato, tuttavia ogni giudizio ha una vita a sé e nulla è scontato". Una sentenza che costituisce però un precedente incorraggiante per i tanti multati che riuniti nel gruppo facebook hanno esultato una volta appresa la notizia.

"Per noi questo è solo l'inizio", spiega Leandro Casini del gruppo Facebook “Uniamoci contro le multe di Portonaccio”. "Il nostro comitato ha intenzione di andare oltre e denunciare i responsabili di questa assurda vicenda. E quelli che potevano risolvere la questione a luglio, quando il nostro comitato ha presentato l'istanza di cancellazione delle multe, dovranno rispondere per l'enorme danno erariale che si sta per configurare".
Ricorsi al Prefetto

Il ricorso al Giudice di Pace è una delle due strade possibili per chi ha scelto di impugnare i verbali  In tanti hanno scelto la strada dell'impugnazione davanti al Prefetto, il quale ha 210 giorni per decidere e 150 per notificare la risposta. Decorso quel termine per il Prefetto vale la regola del silenzio assenso e i ricorsi si intenderanno accolti. Dalla Polizia Locale è arrivato un parere che invita il Prefetto a respingere le istanze. Tanti i ricorsi che stanno intasando l'ufficio contravvenzioni di via Ostiense. Una quantità che gli impiegati non riescono a gestire, per loro stessa ammissione. In commissione trasparenza a settembre hanno detto: "È insostenibile poterli lavorare, siamo 10 dipendenti. Rischiamo di non farcela".
La vicenda

Dal 20 aprile via Portonaccio, in direzione Tiburtina, è tornata ad essere preferenziale. Dal 2 maggio sono attive le telecamere che fotografano e multano chi passa per quella strada. Una scarsa comunicazione, unita ad  una segnaletica non evidentissima, hanno ingenerato la convinzione che nulla fosse cambiato. A metà maggio, con la nostra telecamera [GUARDA IL VIDEO], abbiamo documentato come i passaggi fossero tanti e la preferenziale praticamente non recepita. Ai tanti automobilisti chiedevamo: "Lo sa che ha preso una multa?". Negative le risposte. Da quel giorno però le auto hanno iniziato a diminuire. Ad aumentare invece è stata l'ansia dei cittadini che in breve tempo si sono riuniti su facebook in un gruppo che oggi raccoglie oggi oltre 16.000 persone. Le multe invece sono diventate 235.000 (136.000 a maggio, quasi 99.000 a luglio). In molti hanno ricevuto più verbali. Qualcuno, passando tutti i giorni, è arrivato a superare quota 40. Un dramma che ha portato a manifestazioni e proteste e che si è trasformato appunto in una valanga di ricorsi.
Il comitato

Una protesta che da virtuale è diventata sempre più reale. Il 23 settembre una manifestazione in largo Camesena, con l'annuncio della costituzione di un comitato, passaggio fondamentale per azioni legali contro il Campidoglio che sulla materia ha scelto di non esprimersi, celandosi dietro le valutazioni tecniche degli uffici. Durante la manifestazione Luca Cardia uno dei fondatori del gruppo Facebook “Uniamoci contro le multe di Portonaccio” prometteva: "Siamo pronti anche ad andare in Campidoglio se non ci ascolteranno".