Tanta frustrazione, tra chi accende finanziamenti e chi aspetta 10 anni prima di presentarsi all'Agenzia delle Entrate
Un fenomeno in crescita. Emblematico. E tristemente radicato. Molti cittadini non riescono a presentare la dichiarazione di successione perché non possono a pagare le imposte: "siamo già tartassati e continuamente alle prese con una centellinata gestione del bilancio familiare. Non riusciamo a sostenere pagamenti imprevisti". La lagnanza è comune. A segnalarlo è l'associazione 'Avvocato del Cittadino' a cui si rivolgono molte famiglie per avere un aiuto nella compilazione della dichiarazione di successione.
"Molte persone non riescono a sostenere il "peso del loro diritto' - spiega Emanuela Astolfi, presidente dell'associazione - Vorrebbero presentare la dichiarazione entro i giusti termini, ossia entro un anno dalla data di morte del loro caro, ma quando si trovano davanti al prospetto di autoliquidazione delle imposte, si fermano. Rinunciano. E rimandano tutto a se e quando avranno la possibilità di pagare"
Addirittura, negli ultimi anni, si sono rivolti ad 'Avvocato del Cittadino' eredi che hanno deciso di presentare all'Agenzia delle Entrate il modello di successione dopo 10 anni. E la rabbia monta soprattutto tra i figli, precari o disoccupati, che pensano di accendere finanziamenti per pagare le imposte per succedere nella proprietà della casa dei genitori.