La separazione consensuale è auspicabile sempre: anche nelle coppie in cui il conflitto è più acceso, allo nostro sportello legale dedicato alla famiglia cerchiamo sempre di “gestire” la rabbia dei coniugi per orientarli verso un punto in comune. Spesso le parti hanno aspettative fuori dalla realtà, il partner tradito ci ripete in continuazione di voler “rovinare” il coniuge fedigrafo, c’è chi sente alla tv che la moglie casalinga ha diritto al 50% dello stipendio del marito, chi capisce che il genitore che si fa l’amante non ha più diritto di vedere i figli. Insomma, ne ascoltiamo davvero tante e consiglio a chi sta attraversando una crisi matrimoniale a confrontarsi con un avvocato prima di farsi qualunque idea circa le condizioni della separazione: noi siamo a disposizione a Roma, Milano, Cosenza, Taranto.
Qui inserisco 2 cose da sapere per chi si vuole separare consensualmente a Roma:
1. SUL TRASFERIMENTO DELLA CASA CONIUGALE O DI ALTRI IMMOBILI PER IL SUPERAMENTO DELLA CRISI CONIUGALE – ho già affrontato il tema in questo vecchio post: sia in fase di separazione che di divorzio (oltreché nei procedimenti di modifica degli stessi) , è possibile trasferire un bene immobile o all’altro coniuge o ai figli. In questi casi si ha una grossa agevolazione fiscale: infatti, una volta omologato l’accordo (o semplicemente autorizzato o munito di nulla osta se si procede con negoziazione assistita), si paga solo l’onorario notarile per il trasferimento e non anche le tasse. In questi casi, è fondamentale farsi assistere da professionisti per procedere in tal senso: infatti, l’Agenzia delle Entrate, riconosce tale agevolazione solo se si rispettano condizioni specifiche previste dalla legge che, obbligatoriamente, vanno trascritte nell’accordo di separazione o divorzio (o di modifica). C’è giurisprudenza che ai fini della trascrizione degli atti di trasferimento presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari non è necessaria l’ulteriore autenticazione delle sottoscrizioni da parte di un pubblico ufficiale a ciò autorizzato: il Tribunale di Roma non autorizza tale pratica. E’ infatti essenziale l’intervento di un notaio, per scongiurare errori e perché nel procedere al trasferimento di proprietà di beni immobili o di un qualunque diritto reale si deve obbligatoriamente provvedere alle necessarie visure sia sotto il profilo ipotecario sia sotto quello catastale, si de devono verificare la continuità delle trascrizioni.
2. QUANDO NON E’ POSSIBILE RECARSI AL COMUNE DI ROMA DA SOLI, SENZA AVVOCATO, PER SEPARARSI – Non è possibile procedere con separazione (o anche divorzio o modifica di separazione e divorzio) in Comune senza l’assistenza degli avvocati nel caso in cui i coniugi abbiano figli in comune minori, maggiorenni economicamente non autosufficienti o incapaci o portatori di handicap grave ai sensi dell’articolo 3 comma 3 della legge 5 febbraio 1992 n.104.
Per prenotare una consulenza legale con gli avvocati matrimonialisti di Avvocato del Cittadino Associazione Astolfi è possibile chiamare allo 06.45433408 (tel/whatsapp). L’ente offre anche pareri online, cliccando qui